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correzione laser dei difetti visivi
8. News: Un laser da guerre stellari
Nuovi materiali da fantascienza e persino tecnologie militari prese a prestito dalla
Nasa: la microchirurgia oculare è un'area della medicina dove la ricerca avanzata
trova maggiore applicazione. Ogni anno ,prima dell'estate, i migliori chirurghi
oculisti di tutto il mondo si trovano negli Stati Uniti per scambiarsi informazioni
ed esperienze. Quest'anno il congresso si e' tenuto a San Diego e il Dott. Carlo
Vanetti era tra gli specialisti italiani invitati che hanno presentato relazioni
sul loro lavoro. Gli abbiamo chiesto di raccontarci le novità di maggiore rilievo.
"Le cose più interessanti dal punto di vista dell'applicazione pratica", dice, "sono
due -per usare termini comprensibili, il laser di guerre stellari e la lente che
viene dal freddo- e riguardano capitoli importanti dell'oculistica: la chirurgia
refrattiva ( che corregge i difetti sinora risolti con l'uso di occhiali o lenti
a contatto) e la chirurgia della cataratta". Il laser a eccimeri è in realtà il
bisturi più preciso e delicato che si conosca. "Ora, grazie a un sistema di puntamento
mutuato della tecnologia militare, l'Eye tracker, che collima il bersaglio 200 volte
il secondo", spiega il Dr. Vanetti, "il raggio può seguire perfettamente e annullare
i movimenti involontari dell'occhio che, per quanto impercettibili, in realtà alterano
la precisione degli interventi che eseguiamo sulla cornea".
Una tecnica che promette
di migliorare ulteriormente i risultati di tecniche operatorie che già oggi sono
in grado di correggere più del 90% delle miopie, degli astigmatismi e delle ipermetropie.
Nel caso di cataratta, invece, si procede alla sostituzione del cristallino opaco
con una lente in materiale sintetico.A San Diego, abbiamo avuto conferma degli eccellenti
risultati ottenuti da un nuovo tipo di lente", spiega ancora il Dott. Vanetti, "realizzata
con un particolare polimero che viene piegato a freddo e si distende quando raggiunge
la temperatura corporea: ciò consente di inserirlo nell'occhio con un'incisione
minima, di soli tre millimetri". La lente che viene dal freddo, eliminando la necessità
di sutura, riduce al minimo i fastidi post-operatori e l'astigmatismo in un'operazione
che già oggi ridà una buona capacità visiva ai pazienti nel giro di 24 ore, con
un'operazione ambulatoriale in anestesia locale, impensabile appena qualche anno
fa. Altro vantaggio per i pazienti, saranno tra breve le lenti intra oculari multifocali
che permetteranno di riavere una elasticità nella messa a fuoco sia da vicino che
per lontano. Per questo tipo di lenti e' necessaria un'attenta selezione del paziente
per ottenere un preciso risultato.
Tratto dall'articolo uscito su " Sette" del Corriere
della Sera.
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