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Glaucoma
1. Cos'è il glaucoma
Glaucoma è un termine medico utilizzato per indicare malattie oculari che danneggiano
il nervo ottico, cioè la connessione tra l'occhio e i centri nervosi cerebrali dove
devono arrivare le informazioni visive. La causa del danno al nervo ottico consiste
principalmente nell'aumento della pressione interna dell'occhio (o bulbo) che provoca
schiacciamento e cattiva irrorazione sanguigna del nervo ottico stesso. La pressione
interna dell'occhio aumenta perché il liquido chiamato umore acqueo, che è prodotto
in continuazione all'interno del bulbo incontra una anomala difficoltà a defluire
verso l'esterno attraverso le normali vie anatomiche predisposte. I dati statistici
indicano tra 10 e 21 mm Hg i valori "normali" di pressione intraoculare, ma le eccezioni
non sono rare. Il danno al nervo ottico, se non diagnosticato e curato comporta
in definitiva una riduzione permanente della vista, ma oggi le terapie mediche,
parachirurgiche e chirurgiche consentono un buon controllo della malattia, soprattutto
se la diagnosi viene fatta non appena si avvertono i primi segnali. Ecco perché
dopo i quaranta anni è utile un controllo oculistico accurato.
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L'umore acqueo prodotto a livello
del corpo ciliare, percorre lo spazio compreso tra cristallino ( o lente) e superficie
posteriore dell'iride, riempie la camera anteriore per defluire, attraverso il trabecolato
corneo - sclerale, nel canale di Schlemm
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L’aumento della pressione endoculare determina la compressione ed il danneggiamento delle fibre nervose che compongono il nervo ottico
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