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Rassegna stampa
Il Giornale - 10 ottobre 2009
La chirurgia corregge i difetti visivi
Miopia, ipermetropia ed anche astigmatismo e presbiopia possono così essere ridotti
Le recenti tecnologie migliorano la sicurezza e consentono di ottenere risultati duraturi
di Luigi Cucchi
«I chirurghi internazionali più esperti e all'avanguardia oggi operano
la cataratta usando tecniche microchirurgiche
mirate ad ottenere una qualità visiva totale. Oltre
ad eliminare
l'annebbiamento ed il disagio
visivo causato dalla opacità del
cristallino, in buona parte dei casi, si possono correggere al contempo i difetti
visivi che costringono il paziente
all'uso dell'occhiale.
Miopia, ipermetropia ed in alcuni
casi anche l'astigmatismo e la presbiopia vengono
ridotti con sofisticate
tecniche chirurgiche, una vera e
propria cura di ringiovanimento per
l'occhio ottenuta dalla stretta sinergia tra due branche della chirurgia oftalmica,
quella del segmento anteriore e quella refrattiva. Sicurezza, attendibilità e personalizzazione
dei risultati
sono gli obiettivi raggiunti dopo anni di ricerca e sperimentazione
clinica
», ci spiega il dottor CarloVanetti,
che a Milano, insieme ad un gruppo
di collaboratori, dirige il Centro per la diagnosi e la chirurgia ambulatoriale
delle patologie oculari(www.
vedo.org).
Nelcaso dell'intervento di cataratta,
il più diffuso atto chirurgico con
oltre 550mila pazienti che in Italia riacquistano ogni anno la vista, si sono
compiuti grandi progressi nella
sostituzione del cristallino opaco.
Un nuovo tipo di lente, realizzata
con un polimero che viene piegato a freddo e
si distende quando raggiunge
la temperatura corporea, viene
iniettata nell'occhio attraverso una incisione di soli due millimetri, la metà
rispetto al passato, eliminando la necessità di suture e riducendo al minimo
gli astigmatismi ed i fastidi post-operatori.
Queste lenti sono dotate
di un filtro anti radiazioni UV
che protegge la retina e riduce i rischi
di maculopatie da sovra esposizione
solare. La personalizzazione
nella taratura di questi cristallini artificiali
consente di correggere quasi
completamentei difetti preesistenti.
In alcuni casi selezionati possono
essere impiegate lenti intraoculari accomodative
obifocali che consentono
la visione da lontano e da vicino.
Il paziente, anche anziano e non
in ottime condizioni di salute, dopo
l'intervento in anestesia locale eseguito
in ambulatorio, riacquista già nell'arco di 24/48 ore una buona capacitàvisiva.
«Risultato impensabile solo pochi anni orsono»,precisa Carlo
Vanetti mentre ci anticipa le nuove
linee di tendenza della ricerca clinica.
Laureato nel 1978 presso l'Università
degli studi di Milano, dopo la
specializzazione in oftalmologia nel
1982, Vanetti ha completato la sua
formazione negli Stati Uniti, a Boston,
New York e San Diego. Per primo
nel 1985 ha introdotto, presso il
Pio Istituto Oftalmico di Milano, la
tecnica dell'impianto di cristallino
artificiale negli operati di cataratta.
In questi anni ha eseguito più di
20mila interventi di microchirurgia
della cataratta, trapianto di cornea, glaucoma e trattamento laser per miopia,
astigmatismo e ipermetropia.
«Oggi - afferma Vanetti - l'oculista può utilizzare i sofisticati Laser ad eccimeri
o quelli a fetmosecondi per ottimizzare anche i risultati post operatori
». Altri strumenti diagnostici
computerizzati lo aiutano a selezionare con maggiore accuratezza
i candidati
ideali per un trattamento chirurgico
personalizzato, assicurando
così risultati sempre più precisi e sicuri.
«Sono più di 700mila gli italiani
colpiti da glaucoma, una patologia che si manifesta con un aumento della
pressione interna dell'occhio e
che se non diagnosticata e curata
può ridurre gravemente la visione.
La chirurgia mini invasiva non perforante
- aggiunge Vanetti - consente
recuperi più rapidi con minori complicanze. Microscopi operatori ad alto ingrandimento, sostanze
viscoelastiche
e micro valvole, permettono interventi ambulatoriali in anestesia
locale per ricreare gli scarichi fisiologici per il liquido in eccesso che si
forma
nell'occhio glaucomatoso. I Laser argon e yag vengono usati per trattamenti
ambulatoriali parachirurgici
sia per i glaucomi ad angolo chiuso, sia per quelli ad angolo aperto
(argon).
Altri tipi di laser si sono dimostrati
efficaci anche nelle maculopatie
degenerative senili umide. Per
questa degenerazione retinica oggi si può ricorrere
ad iniezioni intraoculari di farmaci intelligenti che riescono molto
spesso a bloccare la crescita
patologica di quei neovasi retinici
che danneggiano la qualità della visione con annebbiamenti e deformazioni
delle immagini». Molto è stato
fatto, tanti i nuovi traguardi.
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