L'intervento è ambulatoriale e della durata
massima di 40 minuti. Se ne è parlato al congresso mondiale di chirurgia oculare
di Orlando, negli Stati Uniti. Si tratta di due patologie diffuse, spesso
associate In Italia ogni anno 250 mila persone vengono
operate di cataratta (è l’evenienza chirurgica più importante dopo il parto),
mentre 750 mila sono i colpiti da glaucoma. «La cataratta - spiega Carlo
Vanetti, microchirurgo oculare di Milano e membro dell’ American society of
cataract and refractive surgery - è una evenienza spesso legata all’età: la
progressiva disidratazione del cristallino, fatto per il 99% di acqua, lo rende
opaco». «Il glaucoma invece - continua Vanetti -, si manifesta nell’1,5% della
popolazione e consiste nell’innalzamento abnorme della pressione interna
dell’occhio. Le cause predisponenti sono la familiarità e talvolta
l’indiscriminato uso di colliri al cortisone. La pressione alta dell’occhio
causa una perdita progressiva della visione periferica». Talvolta cataratta e
glaucoma possono manifestarsi contemporaneamente ed ecco l’idea di un intervento
«combinato», in anestesia locale con collirio. Spiega Vanetti: «Con la
microchirurgia si "crea" una microvalvola biologica che permette lo scarico del
liquido interno all’occhio prodotto in eccesso nel glaucoma. Grazie poi a
materiali viscoelastici iniettabili si correggono i canali di scarico di questo
liquido prodotto in abbondanza. Subito dopo si procede all’asportazione della
cataratta. Il cristallino opaco viene frammentato e aspirato attraverso una
microincisione. Al suo posto è inserita una piccola lente di materiale plastico
pieghevole». L’ultima novità, ancora in sperimentazione, è una lente
intraoculare pieghevole che permette agli operati di cataratta di mettere a
fuoco oggetti posti sia lontano sia vicino. |