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Rassegna stampa

La repubblica delle Donne - maggio 2000

Un raggio laser e un computer ad alta precisione regaleranno occhi bionici. Privi di qualsiasi difetto

Arrivare a dieci decimi: un obiettivo straordinario per chi ha problemi di vista. (di Olga D'Alì)

Ma soprattutto un traguardo a cui oggi è facile avvicinarsi, grazie al laser e alla chirurgia refrattiva. Come dimostrano i circa 40.000 interventi, suddivisi tra la tecnica Prk e la Lasik, eseguiti nel 1999 solo in Italia su persone per lo più affette da problemi di miopia e astigmatismo che, in seguito a queste rapide operazioni ambulatoriali, sono riuscite a recuperare diottrie, liberandosi così di occhiali e lenti a contatto. E non è tutto, perché tra qualche anno sarà disponibile una nuova tecnica da integrare al laser che promette di potenziare ancora di più la vista: "Si chiama Topo-Link è un sofisticato sistema computerizzato che offre un perfetto monitoraggio dell'occhio", spiega il dottor Carlo Vanetti di Milano, specialista in microchirurgia oculare. Un metodo presentato poche settimane fa durante un video-congresso internazionale che collegava Milano con Huston e Toronto. Il Topo-Link sarà in grado di elaborare oltre 9000 dati in meno di due secondi: "Quindi potremo scoprire anche il più piccolo difetto, intervenire sulla cornea con la precisione del laser e correggerlo. Spesso si tratta di minuscole imperfezioni anatomiche che comunque limitano, anche solo in maniera impercettibile, la qualità della nostra visione", continua il dottor Vanetti. Per questo motivo gli esperti si aspettano, in alcuni casi, di poter permettere una capacità visiva oltre quella che oggi viene considerata la soglia standard, cioè i dieci decimi. Tra qualche tempo insomma, sottoponendosi a un comune intervento di chirurgia refrattiva, ci si potrà ritrovare con una vista "bionica", passando in pochi giorni dalle nebbie della miopia a una visione nitida su grandi distanze anche con poca luce. Perfino durante le ore del crepuscolo la vista sarà migliore e anche nei passaggi repentini sole-ombra non si avvertirà il minimo fastidio. Più vicina nel tempo, invece, la salvezza per i presbiti, fino ad oggi rimasti esclusi da queste moderne tecnologie: "Stimiamo che nel giro di due, massimo tre anni, saremo pronti per usare con successo tecniche adatte per correggere anche questo difetto", continua il dottor Vanetti. Attualmente comunque le tecniche di chirurgia oculare più usate con il laser ad eccimeri - utilizzato dal 1988 - restano la Prk e la Lasik per trattare miopia e astigmatismo.
La prima consiste nell'eliminare microscopici strati di tessuto corneale, modificando la curvatura della cornea stessa, in modo da correggere i difetti visivi.
"L'operazione è molto semplice, ma richiede un recupero più lento rispetto alla Lasik", spiega il dottor Vanetti. Quest'ultima, consigliata nel caso di miopie più importanti, è decisamente più complessa ma in compenso assicura una buona visione in tempi strettissimi.
Per info: dottor Carlo Vanetti, via Ripamonti 1, Milano, tel. 02.583.055.50; dottor Vincenzo Fortini, via Correnti 1, tel 02.837.5761; Ospedale Maggiore di Bologna, tel. 051. 6478608; Clinica Oculistica di Siena , tel. 057.729.0660; Ospedale Oftalmico di Roma, tel. 06. 683.51; Policlinico di Napoli, tel. 080.559.2841.

http://dweb.repubblica.it/dweb/2000/05/03/attualita/pagineblu/181ved198181.html
 
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